domenica 31 agosto 2025

Il Vangelo del Lunedì 1 Settembre 2025

 

Della 22° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Egidio, Abate.

Prima Lettura.

Dio, per mezzo di Gesù, radunerà

con lui coloro che sono morti.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Tessalonicési (4,13-18)

Non vogliamo, fratelli, lasciarvi

nell’ignoranza a proposito di quelli che

sono morti, perché non siate tristi come

gli altri che non hanno speranza.

Se infatti crediamo che Gesù è morto

e risorto, così anche Dio, per mezzo

di Gesù, radunerà con lui coloro

che sono morti.

Sulla parola del Signore infatti vi diciamo

questo: noi, che viviamo e che saremo

ancora in vita alla venuta del Signore,

non avremo alcuna precedenza su quelli

che sono morti.

Perché il Signore stesso, a un ordine,

alla voce dell’arcangelo e al suono della

tromba di Dio, discenderà dal cielo.

E prima risorgeranno i morti in Cristo;

quindi noi, che viviamo e che saremo

ancora in vita, verremo rapiti insieme

con loro nelle nubi, per andare incontro

al Signore in alto, e così per sempre

saremo con il Signore.

Confortatevi dunque a vicenda con

queste parole.

Parola di Dio.

Vangelo.

Mi ha mandato a portare ai poveri

il lieto annuncio.

Nessun profeta è bene accetto

nella sua patria.

Dal Vangelo secondo

Luca (4,16-30) anno dispari.

In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret,

dove era cresciuto, e secondo il suo

solito, di sabato, entrò nella sinagoga

e si alzò a leggere.

Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa;

aprì il rotolo e trovò il passo dove era

scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra

di me; per questo mi ha consacrato con

l’unzione e mi ha mandato a portare ai

poveri il lieto annuncio, a proclamare

ai prigionieri la liberazione e ai ciechi

la vista; a rimettere in libertà gli oppressi,

a proclamare l’anno di grazia del Signore».

Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò

all’inserviente e sedette.

Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano

fissi su di lui.

Allora cominciò a dire loro: «Oggi si

è compiuta questa Scrittura che voi

avete ascoltato».

Tutti gli davano testimonianza ed erano

meravigliati delle parole di grazia che

uscivano dalla sua bocca e dicevano:

«Non è costui il figlio di Giuseppe?».

Ma egli rispose loro: «Certamente voi

mi citerete questo proverbio: “Medico,

cura te stesso.

Quanto abbiamo udito che accadde a

Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”».

Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun

profeta è bene accetto nella sua patria.

Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte

vedove in Israele al tempo di Elìa, quando

il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi

e ci fu una grande carestia in tutto il paese;

ma a nessuna di esse fu mandato Elìa,

se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne.

C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo

del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu

purificato, se non Naamàn, il Siro».

All’udire queste cose, tutti nella sinagoga

si riempirono di sdegno.

Si alzarono e lo cacciarono fuori della

città e lo condussero fin sul ciglio del

monte, sul quale era costruita la loro

città, per gettarlo giù.

Ma egli, passando in mezzo a loro,

si mise in cammino.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù torna a Nazareth, e tutti si aspettano

che faccia qualche bel miracolo, come ha

fatto nelle alte città.

D’altronde, come biasimarli?

Gesù è conosciuto all’estero, e la sua

fama è arrivata fino alla sua città di origine.

Perché non soddisfare qualche loro

legittima curiosità?

E Gesù li accontenta, ma non

come vorrebbero.

Si aspettano un miracolo e ricevono

una meditazione sulla Parola!

Meglio un’interpretazione degli eventi

alla luce della Parola!

Non sono molto soddisfatti, i suoi

concittadini, anzi, sono proprio furiosi;

chi si crede di essere il Figlio del falegname?

E, così, non accettano la sua predicazione,

è troppo dimesso il suo modo di procedere,

troppo banale questo Messia casareccio.

Non succede così anche a noi?

Quando Gesù ci dice qualcosa che non

ci garba, non vorremmo gettarlo giù

dalla rupe?

Stiamo attenti a non costruirci una fede

a nostra immagine e somiglianza.

A non pretendere che Dio dica, guarda

un pò, cose che ci giustificano.

E impariamo a riconoscere i profeti in

casa nostra, anche se ne conosciamo

i difetti e i limiti, anche se pensiamo di

sapere già tutto di loro.

Il rischio è quello di perdersi Dio, per

questo dobbiamo sempre pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Il Vangelo del Giovedì 4 Settembre 2025

  Della 22° settimana del Tempo Ordinario. Santa Rosalia, vergine, eremita di Palermo. Prima Lettura. Ci ha liberati dal potere delle ...