Della 11° settimana del Tempo Ordinario.
San Gregorio Giovanni Barbarigo, vescovo.
Prima lettura.
Dio ama chi dona con gioia.
Dalla seconda lettera di san
Paolo apostolo ai Corìnzi (9,6-11)
Fratelli, tenete presente questo: chi
semina scarsamente, scarsamente
raccoglierà e chi semina con larghezza,
con larghezza raccoglierà.
Ciascuno dia secondo quanto ha deciso
nel suo cuore, non con tristezza né per
forza, perché Dio ama chi dona con gioia.
Del resto, Dio ha potere di far abbondare
in voi ogni grazia perché, avendo sempre
il necessario in tutto, possiate compiere
generosamente tutte le opere di bene.
Sta scritto infatti: «Ha largheggiato,
ha dato ai poveri, la sua giustizia
dura in eterno».
Colui che dà il seme al seminatore e il
pane per il nutrimento, darà e
moltiplicherà anche la vostra semente
e farà crescere i frutti della vostra giustizia.
Così sarete ricchi per ogni generosità,
la quale farà salire a Dio l’inno di
ringraziamento per mezzo nostro.
Parola di Dio.
Vangelo.
Il Padre tuo, che vede nel
segreto, ti ricompenserà.
Dal Vangelo secondo
Matteo (6,1-6.16-18) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli: «State attenti a non praticare
la vostra giustizia davanti agli uomini
per essere ammirati da loro, altrimenti
non c'è ricompensa per voi presso il
Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l'elemosina, non
suonare la tromba davanti a te, come
fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle
strade, per essere lodati dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto
la loro ricompensa.
Invece, mentre tu fai l'elemosina, non
sappia la tua sinistra ciò che fa la tua
destra, perché la tua elemosina resti nel
segreto; e il Padre tuo, che vede nel
segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli
ipocriti che, nelle sinagoghe e negli
angoli delle piazze, amano pregare
stando ritti, per essere visti dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto
la loro ricompensa.
Invece, quando tu preghi, entra nella tua
camera, chiudi la porta e prega il Padre
tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che
vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate
malinconici come gli ipocriti, che
assumono un'aria disfatta per far vedere
agli altri che digiunano.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto
la loro ricompensa.
Invece, quando tu digiuni, profùmati la
testa e làvati il volto, perché la gente non
veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo,
che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede
nel segreto, ti ricompenserà».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Elemosina,
preghiera, digiuno.
Il
Signore, nel suo impegnativo discorso
della
montagna, vola sempre più alto,
e
raggiunge i nervi scoperti delle opere
religiose,
delle devozioni, per
smascherarne
la potenziale ipocrisia,
per
restituirle ad un cuore rinnovato.
L’elemosina
(sempre più rara in questo
ricco
mondo egoista!) è l’azione di un
cuore
che ha scoperto che tutto gli è
donato,
e vede il povero accanto a sé.
La
preghiera è il respiro del discepolo
che
cerca Dio nella verità, che fugge
l’ostentazione,
che è allergico alla
cerimonia,
che non ama l’apparenza
ma
la sostanza.
Il
digiuno è l’esercizio della condivisione
della
fame con chi non la sceglie, la
volontà
di essenzialità in un mondo
che
esalta il superfluo.
Gesù
denuncia i rischi, di ieri e di oggi,
di
vivere il proprio rapporto con Dio
portando
nella sfera religiosa tutti i difetti
del
nostro uomo vecchio, semplicemente
cambiati
d’abito.
Esiste
un orgoglio e un’arroganza
spirituale
più pericolosa di quella
mondana,
perché pensiamo che ci
derivi
da Dio.
Gesù
ci riporta all’autenticità, alla
verità
con noi stessi e con Dio,
chiedendoci
un’intensigenza interiore
assoluta,
come Gesù stesso, per primo,
ha
saputo vivere, attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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