Della 21° Domenica del Tempo Ordinario.
Sant' Agostino, vescovo e dottore della Chiesa.
Prima Lettura.
Il Signore vi faccia sovrabbondare
nell’amore fra voi e verso tutti.
Dalla prima lettera di san Paolo
apostolo ai Tessalonicési (3,7-13)
Fratelli, in mezzo a tutte le nostre
necessità e tribolazioni, ci sentiamo
consolati a vostro riguardo, a motivo
della vostra fede.
Ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete
saldi nel Signore.
Quale ringraziamento possiamo rendere
a Dio riguardo a voi, per tutta la gioia
che proviamo a causa vostra davanti al
nostro Dio, noi che con viva insistenza,
notte e giorno, chiediamo di poter vedere
il vostro volto e completare ciò che
manca alla vostra fede?
Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il
Signore nostro Gesù guidare il nostro
cammino verso di voi!
Il Signore vi faccia crescere e
sovrabbondare nell’amore fra voi e
verso tutti, come sovrabbonda il nostro
per voi, per rendere saldi i vostri cuori
e irreprensibili nella santità, davanti
a Dio e Padre nostro, alla venuta del
Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.
Parola di Dio.
Vangelo.
Tenetevi pronti.
Dal Vangelo secondo
Matteo (24,42-51) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli: «Vegliate, perché non sapete
in quale giorno il Signore vostro verrà.
Cercate di capire questo: se il padrone
di casa sapesse a quale ora della notte
viene il ladro, veglierebbe e non si
lascerebbe scassinare la casa.
Perciò anche voi tenetevi pronti perché,
nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente,
che il padrone ha messo a capo dei suoi
domestici per dare loro il cibo
a tempo debito?
Beato quel servo che il padrone,
arrivando, troverà ad agire così!
Davvero io vi dico: lo metterà a capo
di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in
cuor suo: “Il mio padrone tarda”,
e cominciasse a percuotere i suoi
compagni e a mangiare e a bere con
gli ubriaconi, il padrone di quel servo
arriverà un giorno in cui non se
l’aspetta e a un’ora che non sa,
lo punirà severamente e gli infliggerà
la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà
pianto e stridore di denti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Vigilare
per conservare la fede, vigilare
per
evitare che la luce interiore si
spenga,
vigilare per accorgersi della
presenza
del Maestro.
Ma
con tutto quello che ho da
fare-direte-l’ultimo
dei miei problemi
è
quello di restare addormentato!
Sbagliato;
vigilare non è il contrario
di
dormire, ma di dimenticare.
In
questi nostri tempi frenetici, in cui
l’anima
sempre più si distanzia dalla
vita
e siamo travolti dalla ferocia delle
cose
da fare per vivere (figuriamoci,
poi,
per chi non si accontenta di vivere
e
vuole strafare!), è difficile
conservare
la fede.
La
soluzione è uno sforzo, un’ascesi
che
orienti la nostra quotidianità verso
la
presenza del Signore.
La
preghiera fedele, la partecipazione
all’Eucaristia
festiva, la possibilità di
fare
qualche giorno di ritiro durante l’anno,
che
sono essenziali per restare cristiani.
Per
poter dire con il grande Agostino;
ci
hai fatto per te, Signore, e il nostro
cuore
è senza riposo, finche non dimora
in
Te attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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