martedì 26 agosto 2025

Il Vangelo del Mercoledì 27 Agosto 2025

 

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Monica, madre di S. Agostino.

Prima Lettura.

Lavorando notte e giorno,

vi abbiamo annunciato il Vangelo.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Tessalonicési (2,9-13)

Voi ricordate, fratelli, il nostro duro

lavoro e la nostra fatica: lavorando

notte e giorno per non essere di peso

ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato

il vangelo di Dio.

Voi siete testimoni, e lo è anche Dio,

che il nostro comportamento verso di

voi, che credete, è stato santo,

giusto e irreprensibile.

Sapete pure che, come fa un padre verso

i propri figli, abbiamo esortato ciascuno

di voi, vi abbiamo incoraggiato e

scongiurato di comportarvi in maniera

degna di Dio, che vi chiama al suo regno

e alla sua gloria.

Proprio per questo anche noi rendiamo

continuamente grazie a Dio perché,

ricevendo la parola di Dio che noi vi

abbiamo fatto udire, l’avete accolta non

come parola di uomini ma, qual è

veramente, come parola di Dio,

che opera in voi credenti.

Parola di Dio.

Vangelo.

Siete figli di chi uccise i profeti.

Dal Vangelo secondo

Matteo (23,27-32) anno dispari.

In quel tempo Gesù parlò dicendo:

««Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,

che assomigliate a sepolcri imbiancati:

all’esterno appaiono belli, ma dentro

sono pieni di ossa di morti e di

ogni marciume.

Così anche voi: all’esterno apparite

giusti davanti alla gente, ma dentro

siete pieni di ipocrisia e di iniquità.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,

che costruite le tombe dei profeti

e adornate i sepolcri dei giusti, e dite:

“Se fossimo vissuti al tempo dei nostri

padri, non saremmo stati loro complici

nel versare il sangue dei profeti”.

Così testimoniate, contro voi stessi,

di essere figli di chi uccise i profeti.

Ebbene, voi colmate la misura

dei vostri padri».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Sapete qual’è la cosa che Gesù

proprio non sopporta?

La cosa che più lo manda fuori dai gangheri?

Penserete; il peccato!

E invece no; l’ipocrisia.

Gesù si scaglia con forza contro

l’ipocrisia, non tollera che, nella fede,

ci si comporti in maniera incoerente,

non sopporta che il fedele indossi una

maschera, rivolgendosi a Dio.

Chiede autenticità, chiede verità.

Non l’asettica perfezione dei Giusti,

ma la passione dei figli, anche se

claudicante, anche se fragile.

Dio non gradisce l’esteriorità,

proprio non la sopporta.

Ama i suoi figli anche se peccatori.

Ne soffre, ma li ama.

Di più; Gesù chiede ai suoi discepoli

di non commettere l’errore del popolo

di Israele, quello di riconoscere i

profeti a tempo scaduto, magari

dopo averli perseguitati e uccisi.

E lo stesso errore, ahimé, rischiamo di

commetterlo anche dentro la Chiesa.

Quante volte personaggi scomodi,

profeti inascoltati, vengono poi

riconosciuti solo dopo la loro morte.

La croce è pesante, ma quanto lo è di

più se è la Chiesa stessa a metterla

sulle spalle!

Cerchiamo, allora, di riconoscere i

profeti per tempo, aiutandoci con la

preghiera, evitando di doverli

riconoscere dopo i loro funerali.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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