Della 21° settimana del Tempo Ordinario.
Sant'Alessandro di Bergamo, Martire.
Prima Lettura.
Avremmo desiderato trasmettervi non solo
il Vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita.
Dalla prima lettera di san Paolo
apostolo ai Tessalonicési (2,1-8)
Voi stessi, fratelli, sapete bene che la
nostra venuta in mezzo a voi non
è stata inutile.
Ma, dopo avere sofferto e subìto oltraggi
a Filippi, come sapete, abbiamo trovato
nel nostro Dio il coraggio di annunciarvi
il Vangelo di Dio in mezzo a molte lotte.
E il nostro invito alla fede non nasce da
menzogna, né da disoneste intenzioni
e neppure da inganno; ma, come Dio
ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo
così noi lo annunciamo, non cercando di
piacere agli uomini, ma a Dio, che
prova i nostri cuori.
Mai infatti abbiamo usato parole di
adulazione, come sapete, né abbiamo
avuto intenzioni di cupidigia: Dio
ne è testimone.
E neppure abbiamo cercato la gloria
umana, né da voi né da altri, pur potendo
far valere la nostra autorità di apostoli
di Cristo.
Invece siamo stati amorevoli in mezzo
a voi, come una madre che ha cura
dei propri figli.
Così, affezionati a voi, avremmo
desiderato trasmettervi non solo il
Vangelo di Dio, ma la nostra stessa
vita, perché ci siete diventati cari.
Parola di Dio.
Vangelo.
Queste erano le cose da fare,
senza tralasciare quelle.
Dal Vangelo secondo
Matteo (23,23-26) anno dispari.
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate
la decima sulla menta, sull’anéto e sul
cumìno, e trasgredite le prescrizioni
più gravi della Legge: la giustizia,
la misericordia e la fedeltà.
Queste invece erano le cose da fare,
senza tralasciare quelle.
Guide cieche, che filtrate il moscerino
e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,
che pulite l’esterno del bicchiere e del
piatto, ma all’interno sono pieni di
avidità e d’intemperanza.
Fariseo cieco, pulisci prima l’interno
del bicchiere, perché anche l’esterno
diventi pulito!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Guide
cieche, che filtrate il moscerino
e
ingoiate il cammello!
Gesù
non le manda proprio a dire e
l’immagine
zuccherosa che abbiamo
di
Lui non corrisponde certo alla realtà!
(Capiamo
anche perché non fosse proprio
ben
visto dalle autorità dell’epoca!).
Gesù
è severo con chi manipola la
Parola
di Dio, si scaglia con decisione
contro
l’ipocrisia degli uomini religiosi.
E
perciò anche contro di noi,
paurosi
discepoli.
Ha
ragione, il Signore, anche nella
Chiesa,
nelle nostre comunità, spesso
si
è ossessionati da piccole questioni,
dallo
stile celebrativo all’orario dei
catechismi!,
scordandoci l’essenziale.
Forse
perché facendo grandi i problemi
piccoli,
quelli davvero importanti
rimangono
sullo sfondo.
Il
Signore non è venuto a cambiare un
iota
della Legge, ma a riportarla
alla
sua origine.
Va
bene, perciò fare le cose zelanti
(e
non previste dalla Legge!) come
pagare
la decima delle spezie, ma che
questo
sia un di più, che non sia mai
a
scapito del rispetto verso il prossimo.
Proviamo
allora a verificare la nostra
vita
spirituale, a distinguere nella
pastorale
delle nostre parrocchie cosa
è
essenziale e cosa superfluo, e che tutto
sia
sempre e solo manifestazione del
Regno
che dobbiamo rendere presente
in
mezzo a noi con l’iuto della preghiera!
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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