Della 12° settimana del Tempo Ordinario.
Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria.
Prima lettura.
Gioisco pienamente nel Signore.
Dal libro del profeta Isaìa (61,9-11)
Sarà famosa tra le genti la loro stirpe,
la loro discendenza in mezzo ai popoli.
Coloro che li vedranno riconosceranno che
essi sono la stirpe benedetta dal Signore.
Io gioisco pienamente nel Signore, la mia
anima esulta nel mio Dio, perché mi ha
rivestito delle vesti della salvezza, mi ha
avvolto con il mantello della giustizia,
come uno sposo si mette il diadema e
come una sposa si adorna di gioielli.
Poiché, come la terra produce i suoi
germogli e come un giardino fa
germogliare i suoi semi,
così il Signore Dio farà germogliare la
giustizia e la lode davanti a tutte le genti.
Parola di Dio.
Vangelo.
Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.
Dal Vangelo secondo
Luca (2,41-51) anno dispari.
I genitori di Gesù si recavano ogni anno
a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono
secondo la consuetudine della festa.
Ma, trascorsi i giorni, mentre
riprendevano la via del ritorno,
il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme,
senza che i genitori se ne accorgessero.
Credendo che egli fosse nella comitiva,
fecero una giornata di viaggio, e poi si
misero a cercarlo tra i parenti e i
conoscenti; non avendolo trovato,
tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio,
seduto in mezzo ai maestri, mentre li
ascoltava e li interrogava.
E tutti quelli che l'udivano erano pieni
di stupore per la sua intelligenza e le
sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua
madre gli disse: «Figlio, perché ci
hai fatto questo?
Ecco, tuo padre e io, angosciati,
ti cercavamo».
Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate?
Non sapevate che io devo occuparmi
delle cose del Padre mio?».
Ma essi non compresero ciò che
aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a
Nàzaret e stava loro sottomesso.
Sua madre custodiva tutte queste
cose nel suo cuore.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Ieri
abbiamo celebrato l’ampiezza del
cuore
di Gesù, la misura senza misura
del
suo amore, la sua impressionante
compassione
e tenerezza.
È
il cuore di Cristo, il dono di sé che
egli
ha voluto fare, che ci svela il vero
volto
del Padre.
E
della madre.
Senza
scivolare troppo nel sentimentalismo,
è
vero che quando incontriamo delle
persone
in gamba, spesso ci accorgiamo
che,
alle loro spalle, ci sono famiglie solide,
persone
significative, eventi fondanti.
Così
la devozione popolare ha voluto,
all’indomani
della festa dell’amore di
Cristo,
fare memoria dell’amore di Maria.
Un
amore che passa anche attraverso
l’esperienza
della croce, come ci ricorda
la
tetra profezia di Simeone, oggi.
Maria
si è fidata di Dio, gli ha dato un
corpo
per nascere, ha consacrato
l’interezza
della sua vita e dei suoi
affetti
all’annuncio del Regno.
Ha
reso possibile la missione di Gesù,
l’ha
assecondata, motivata, incoraggiata.
Fino
al Calvario.
Lì,
sotto la croce dove la madre ‘sta’,
come
annota Giovanni, Maria ha
compiuto
il più grande atto di fede
della
storia; credere di non essersi
clamorosamente
sbagliata.
Grazie
madre, per il dono del figlio,
grazie
per la tua grande fede.
Insegnaci
ad amare e a pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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