venerdì 6 giugno 2025

Il Vangelo del Sabato 7 Giugno 2025

 

Della 7° settimana di Pasqua.

San Roberto di Newminster, Abate.

Prima Lettura.

Paolo rimase a Roma,

annunciando il regno di Dio.

Dagli Atti degli Apostoli (28,16-20.30-31)

Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo

di abitare per conto suo con un

soldato di guardia.

Dopo tre giorni, egli fece chiamare

i notabili dei Giudei e, quando giunsero,

disse loro: «Fratelli, senza aver fatto

nulla contro il mio popolo o contro le

usanze dei padri, sono stato arrestato

a Gerusalemme e consegnato nelle

mani dei Romani.

Questi, dopo avermi interrogato,

volevano rimettermi in libertà, non

avendo trovato in me alcuna colpa

degna di morte.

Ma poiché i Giudei si opponevano, sono

stato costretto ad appellarmi a Cesare,

senza intendere, con questo, muovere

accuse contro la mia gente.

Ecco perché vi ho chiamati: per vedervi

e parlarvi, poiché è a causa della speranza

d'Israele che io sono legato da questa catena».

Paolo trascorse due anni interi nella casa

che aveva preso in affitto e accoglieva

tutti quelli che venivano da lui,

annunciando il regno di Dio e insegnando

le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo,

con tutta franchezza e senza impedimento.

Parola di Dio.

Vangelo.

Questo è il discepolo che testimonia

queste cose e le ha scritte, e la sua

testimonianza è vera.

Dal Vangelo secondo

Giovanni (21,20-25) anno dispari.

In quel tempo, Pietro si voltò e vide

che li seguiva quel discepolo che Gesù

amava, colui che nella cena si era

chinato sul suo petto e gli aveva

domandato: «Signore, chi è che

ti tradisce?».

Pietro dunque, come lo vide, disse a

Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?».

Gesù gli rispose: «Se voglio che egli

rimanga finché io venga, a te che importa?

Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i

fratelli la voce che quel discepolo

non sarebbe morto.

Gesù però non gli aveva detto che non

sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli

rimanga finché io venga, a te che importa?».

Questi è il discepolo che testimonia

queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo

che la sua testimonianza è vera.

Vi sono ancora molte altre cose compiute

da Gesù che, se fossero scritte una per una,

penso che il mondo stesso non basterebbe

a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Invochiamo lo Spirito con forza,

chiediamo al Signore risorto

l’abbondanza della sua presenza,

chiediamogli di aiutarci a superare

la Babele dell’incomprensione!

Il Signore è vivo e presente, l’unico in

grado di convertire i nostri cuori, di

dissetare la nostra immensa sete di

felicità e di bene, di amore e di pace,

di luce e di grazia!

Il Signore, che proclamiamo risorto,

ci riempie la vita con i doni della sua

presenza, con la dolcezza del suo

amore adulto e costruttivo!

Invochiamo lo Spirito, amici, che scenda

su questo mondo irrancidito dall’odio

e dalla violenza, dall’incomprensione

e dalla solitudine!

Gesù dona lo Spirito dopo essere

glorificato, dopo avere donato la sua

vita, dopo essere innalzato

sull’altare della croce.

La croce diventa, in Giovanni, la

manifestazione dell’amore di Dio,

la misura del suo amore.

A volte anche noi dobbiamo passare

nel terribile crogiuolo del dolore e

della disperazione per poter risorgere

a vita nuova e ottenere lo Spirito.

Alla fine di questo luminoso tempo

pasquale, questo mese di Giugno

dedichiamolo alla preghiera,

allarghiamo il nostro cuore per

ricevere il dono dello Spirito!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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