mercoledì 27 agosto 2025

Il Vangelo del Giovedì 28 Agosto 2025

 

Della 21° Domenica del Tempo Ordinario.

Sant' Agostino, vescovo e dottore della Chiesa.

Prima Lettura.

Il Signore vi faccia sovrabbondare

nell’amore fra voi e verso tutti.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Tessalonicési (3,7-13)

Fratelli, in mezzo a tutte le nostre

necessità e tribolazioni, ci sentiamo

consolati a vostro riguardo, a motivo

della vostra fede.

Ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete

saldi nel Signore.

Quale ringraziamento possiamo rendere

a Dio riguardo a voi, per tutta la gioia

che proviamo a causa vostra davanti al

nostro Dio, noi che con viva insistenza,

notte e giorno, chiediamo di poter vedere

il vostro volto e completare ciò che

manca alla vostra fede?

Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il

Signore nostro Gesù guidare il nostro

cammino verso di voi!

Il Signore vi faccia crescere e

sovrabbondare nell’amore fra voi e

verso tutti, come sovrabbonda il nostro

per voi, per rendere saldi i vostri cuori

e irreprensibili nella santità, davanti

a Dio e Padre nostro, alla venuta del

Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.

Parola di Dio.

Vangelo.

Tenetevi pronti.

Dal Vangelo secondo

Matteo (24,42-51) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi

discepoli: «Vegliate, perché non sapete

in quale giorno il Signore vostro verrà.

Cercate di capire questo: se il padrone

di casa sapesse a quale ora della notte

viene il ladro, veglierebbe e non si

lascerebbe scassinare la casa.

Perciò anche voi tenetevi pronti perché,

nell’ora che non immaginate,

viene il Figlio dell’uomo.

Chi è dunque il servo fidato e prudente,

che il padrone ha messo a capo dei suoi

domestici per dare loro il cibo

a tempo debito?

Beato quel servo che il padrone,

arrivando, troverà ad agire così!

Davvero io vi dico: lo metterà a capo

di tutti i suoi beni.

Ma se quel servo malvagio dicesse in

cuor suo: “Il mio padrone tarda”,

e cominciasse a percuotere i suoi

compagni e a mangiare e a bere con

gli ubriaconi, il padrone di quel servo

arriverà un giorno in cui non se

l’aspetta e a un’ora che non sa,

lo punirà severamente e gli infliggerà

la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà

pianto e stridore di denti».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Vigilare per conservare la fede, vigilare

per evitare che la luce interiore si

spenga, vigilare per accorgersi della

presenza del Maestro.

Ma con tutto quello che ho da

fare-direte-l’ultimo dei miei problemi

è quello di restare addormentato!

Sbagliato; vigilare non è il contrario

di dormire, ma di dimenticare.

In questi nostri tempi frenetici, in cui

l’anima sempre più si distanzia dalla

vita e siamo travolti dalla ferocia delle

cose da fare per vivere (figuriamoci,

poi, per chi non si accontenta di vivere

e vuole strafare!), è difficile

conservare la fede.

La soluzione è uno sforzo, un’ascesi

che orienti la nostra quotidianità verso

la presenza del Signore.

La preghiera fedele, la partecipazione

all’Eucaristia festiva, la possibilità di

fare qualche giorno di ritiro durante l’anno,

che sono essenziali per restare cristiani.

Per poter dire con il grande Agostino;

ci hai fatto per te, Signore, e il nostro

cuore è senza riposo, finche non dimora

in Te attraverso la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

martedì 26 agosto 2025

Il Vangelo del Mercoledì 27 Agosto 2025

 

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Monica, madre di S. Agostino.

Prima Lettura.

Lavorando notte e giorno,

vi abbiamo annunciato il Vangelo.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Tessalonicési (2,9-13)

Voi ricordate, fratelli, il nostro duro

lavoro e la nostra fatica: lavorando

notte e giorno per non essere di peso

ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato

il vangelo di Dio.

Voi siete testimoni, e lo è anche Dio,

che il nostro comportamento verso di

voi, che credete, è stato santo,

giusto e irreprensibile.

Sapete pure che, come fa un padre verso

i propri figli, abbiamo esortato ciascuno

di voi, vi abbiamo incoraggiato e

scongiurato di comportarvi in maniera

degna di Dio, che vi chiama al suo regno

e alla sua gloria.

Proprio per questo anche noi rendiamo

continuamente grazie a Dio perché,

ricevendo la parola di Dio che noi vi

abbiamo fatto udire, l’avete accolta non

come parola di uomini ma, qual è

veramente, come parola di Dio,

che opera in voi credenti.

Parola di Dio.

Vangelo.

Siete figli di chi uccise i profeti.

Dal Vangelo secondo

Matteo (23,27-32) anno dispari.

In quel tempo Gesù parlò dicendo:

««Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,

che assomigliate a sepolcri imbiancati:

all’esterno appaiono belli, ma dentro

sono pieni di ossa di morti e di

ogni marciume.

Così anche voi: all’esterno apparite

giusti davanti alla gente, ma dentro

siete pieni di ipocrisia e di iniquità.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,

che costruite le tombe dei profeti

e adornate i sepolcri dei giusti, e dite:

“Se fossimo vissuti al tempo dei nostri

padri, non saremmo stati loro complici

nel versare il sangue dei profeti”.

Così testimoniate, contro voi stessi,

di essere figli di chi uccise i profeti.

Ebbene, voi colmate la misura

dei vostri padri».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Sapete qual’è la cosa che Gesù

proprio non sopporta?

La cosa che più lo manda fuori dai gangheri?

Penserete; il peccato!

E invece no; l’ipocrisia.

Gesù si scaglia con forza contro

l’ipocrisia, non tollera che, nella fede,

ci si comporti in maniera incoerente,

non sopporta che il fedele indossi una

maschera, rivolgendosi a Dio.

Chiede autenticità, chiede verità.

Non l’asettica perfezione dei Giusti,

ma la passione dei figli, anche se

claudicante, anche se fragile.

Dio non gradisce l’esteriorità,

proprio non la sopporta.

Ama i suoi figli anche se peccatori.

Ne soffre, ma li ama.

Di più; Gesù chiede ai suoi discepoli

di non commettere l’errore del popolo

di Israele, quello di riconoscere i

profeti a tempo scaduto, magari

dopo averli perseguitati e uccisi.

E lo stesso errore, ahimé, rischiamo di

commetterlo anche dentro la Chiesa.

Quante volte personaggi scomodi,

profeti inascoltati, vengono poi

riconosciuti solo dopo la loro morte.

La croce è pesante, ma quanto lo è di

più se è la Chiesa stessa a metterla

sulle spalle!

Cerchiamo, allora, di riconoscere i

profeti per tempo, aiutandoci con la

preghiera, evitando di doverli

riconoscere dopo i loro funerali.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Il Vangelo del Martedì 26 Agosto 2025

 

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.

Sant'Alessandro di Bergamo, Martire.

Prima Lettura.

Avremmo desiderato trasmettervi non solo

il Vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Tessalonicési (2,1-8)

Voi stessi, fratelli, sapete bene che la

nostra venuta in mezzo a voi non

è stata inutile.

Ma, dopo avere sofferto e subìto oltraggi

a Filippi, come sapete, abbiamo trovato

nel nostro Dio il coraggio di annunciarvi

il Vangelo di Dio in mezzo a molte lotte.

E il nostro invito alla fede non nasce da

menzogna, né da disoneste intenzioni

e neppure da inganno; ma, come Dio

ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo

così noi lo annunciamo, non cercando di

piacere agli uomini, ma a Dio, che

prova i nostri cuori.

Mai infatti abbiamo usato parole di

adulazione, come sapete, né abbiamo

avuto intenzioni di cupidigia: Dio

ne è testimone.

E neppure abbiamo cercato la gloria

umana, né da voi né da altri, pur potendo

far valere la nostra autorità di apostoli

di Cristo.

Invece siamo stati amorevoli in mezzo

a voi, come una madre che ha cura

dei propri figli.

Così, affezionati a voi, avremmo

desiderato trasmettervi non solo il

Vangelo di Dio, ma la nostra stessa

vita, perché ci siete diventati cari.

Parola di Dio.

Vangelo.

Queste erano le cose da fare,

senza tralasciare quelle.

Dal Vangelo secondo

Matteo (23,23-26) anno dispari.

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai

a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate

la decima sulla menta, sull’anéto e sul

cumìno, e trasgredite le prescrizioni

più gravi della Legge: la giustizia,

la misericordia e la fedeltà.

Queste invece erano le cose da fare,

senza tralasciare quelle.

Guide cieche, che filtrate il moscerino

e ingoiate il cammello!

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,

che pulite l’esterno del bicchiere e del

piatto, ma all’interno sono pieni di

avidità e d’intemperanza.

Fariseo cieco, pulisci prima l’interno

del bicchiere, perché anche l’esterno

diventi pulito!».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Guide cieche, che filtrate il moscerino

e ingoiate il cammello!

Gesù non le manda proprio a dire e

l’immagine zuccherosa che abbiamo

di Lui non corrisponde certo alla realtà!

(Capiamo anche perché non fosse proprio

ben visto dalle autorità dell’epoca!).

Gesù è severo con chi manipola la

Parola di Dio, si scaglia con decisione

contro l’ipocrisia degli uomini religiosi.

E perciò anche contro di noi,

paurosi discepoli.

Ha ragione, il Signore, anche nella

Chiesa, nelle nostre comunità, spesso

si è ossessionati da piccole questioni,

dallo stile celebrativo all’orario dei

catechismi!, scordandoci l’essenziale.

Forse perché facendo grandi i problemi

piccoli, quelli davvero importanti

rimangono sullo sfondo.

Il Signore non è venuto a cambiare un

iota della Legge, ma a riportarla

alla sua origine.

Va bene, perciò fare le cose zelanti

(e non previste dalla Legge!) come

pagare la decima delle spezie, ma che

questo sia un di più, che non sia mai

a scapito del rispetto verso il prossimo.

Proviamo allora a verificare la nostra

vita spirituale, a distinguere nella

pastorale delle nostre parrocchie cosa

è essenziale e cosa superfluo, e che tutto

sia sempre e solo manifestazione del

Regno che dobbiamo rendere presente

in mezzo a noi con l’iuto della preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Il Vangelo del Giovedì 28 Agosto 2025

  Della 21° Domenica del Tempo Ordinario. Sant' Agostino, vescovo e dottore della Chiesa. Prima Lettura. Il Signore vi faccia sovr...