domenica 22 giugno 2025

Il Vangelo del Lunedì 23 Giugno 2025

 

Della 12° settimana del Tempo Ordinario.

San Lanfranco Beccari, vescovo di Pavia.

Prima lettura.

Abram partì, come gli aveva

ordinato il Signore.

Dal libro della Gènesi (12,1-9) 

In quei giorni, il Signore disse ad Abram:

«Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela

alla casa di tuo padre, verso la terra che

io ti indicherò.

Farò di te una grande nazione e ti benedirò,

renderò grande il tuo nome e possa tu

essere una benedizione.

Benedirò coloro che ti benediranno e

coloro che ti malediranno maledirò,

e in te si diranno benedette tutte le

famiglie della terra».

Allora Abram partì, come gli aveva

ordinato il Signore, e con lui partì Lot.

Abram aveva settantacinque anni

quando lasciò Carran.

Abram prese la moglie Sarài e Lot, figlio

di suo fratello, e tutti i beni che avevano

acquistati in Carran e tutte le persone

che lì si erano procurate e si

incamminarono verso la terra di Canaan.

Arrivarono nella terra di Canaan e Abram

la attraversò fino alla località di Sichem,

presso la Quercia di Morè.

Nella terra si trovavano allora i Cananei.

Il Signore apparve ad Abram e gli disse:

«Alla tua discendenza io darò questa terra».

Allora Abram costruì in quel luogo un

altare al Signore che gli era apparso.

Di là passò sulle montagne a oriente di

Betel e piantò la tenda, avendo Betel

ad occidente e Ai ad oriente.

Lì costruì un altare al Signore e invocò

il nome del Signore.

Poi Abram levò la tenda per andare

ad accamparsi nel Negheb.

Parola di Dio.

Vangelo.

Togli prima la trave dal tuo occhio.

Dal Vangelo secondo

Matteo (7,1-5) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Non giudicate, per non essere giudicati;

perché con il giudizio con il quale

giudicate sarete giudicati voi e con la

misura con la quale misurate sarà

misurato a voi.

Perché guardi la pagliuzza che è

nell'occhio del tuo fratello, e non ti

accorgi della trave che è nel tuo occhio?

O come dirai al tuo fratello: "Lascia che

tolga la pagliuzza dal tuo occhio",

mentre nel tuo occhio c'è la trave?

Ipocrita!

Togli prima la trave dal tuo occhio

e allora ci vedrai bene per togliere la

pagliuzza dall'occhio del tuo fratello».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Quanto è faticoso iniziare la settimana

con una Parola così destabilizzante!

Gesù riprende l’idea della scorsa

settimana; se amiamo chi ci ama,

cosa facciamo di straordinario?

E insiste; saremo giudicati così come

giudichiamo gli altri.

La vedo grigina!

Non so voi, ma io tendo sempre a

sottolineare le mancanze degli altri,

a vederne l’enormità, e a minimizzare

i miei difetti, a sorvolare su di essi,

a lasciar perdere.

Il Signore ci chiede di giudicare con

correttezza, con misericordia, senza

astio, senza rabbia, mettendoci nei

panni degli altri.

Guardare la trave che portiamo nel

nostro occhio, significa evitare di

salire sullo scranno del giudice,

del saccente, per accomodarci,

invece, in quello accanto al fratello

che sbaglia.

Quanto è difficile confrontarsi con

una persona che ci giudica!

Quanto è liberante avere a che fare con

qualcuno che, invece, capisce i tuoi

sbagli perché lui per primo li ha commessi!

Impegniamoci, in questa settimana,

a giudicare gli eventi, gli altri e noi

stessi col metro con cui li giudica Dio;

con benevolenza, con compassione,

con comprensione e verità.

Solo se autentici, solo togliendo la

maschera della nostra ipocrisia potremo

incontrare le persone nel loro intimo,

chiedendo aiuto alla preghiera..

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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