Della 12° settimana del Tempo Ordinario.
San Guglielmo da Vercelli, abate.
Prima lettura.
Abramo credette a Dio e ciò gli fu
accreditato come giustizia.
E il Signore concluse un’alleanza con lui.
Dal libro della Gènesi (15,1-12.17-18)
In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in
visione, questa parola del Signore: «Non
temere, Abram.
Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa
sarà molto grande».
Rispose Abram: «Signore Dio, che
cosa mi darai?
Io me ne vado senza figli e l’erede della
mia casa è Elièzer di Damasco».
Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai
dato discendenza e un mio domestico
sarà mio erede».
Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal
Signore: «Non sarà costui il tuo erede,
ma uno nato da te sarà il tuo erede».
Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda
in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»;
e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».
Egli credette al Signore, che glielo
accreditò come giustizia.
E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho
fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in
possesso questa terra».
Rispose: «Signore Dio, come potrò
sapere che ne avrò il possesso?».
Gli disse: «Prendimi una giovenca di
tre anni, una capra di tre anni, un ariete
di tre anni, una tortora e un colombo».
Andò a prendere tutti questi animali, li
divise in due e collocò ogni metà di fronte
all’altra; non divise però gli uccelli.
Gli uccelli rapaci calarono su quei
cadaveri, ma Abram li scacciò.
Mentre il sole stava per tramontare, un
torpore cadde su Abram, ed ecco terrore
e grande oscurità lo assalirono.
Quando, tramontato il sole, si era fatto
buio fitto, ecco un braciere fumante e
una fiaccola ardente passare in mezzo
agli animali divisi.
In quel giorno il Signore concluse
quest’alleanza con Abram: «Alla tua
discendenza io do questa terra, dal fiume
d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate».
Parola di Dio.
Vangelo.
Dai loro frutti li riconoscerete.
Dal Vangelo secondo
Matteo (7,15-20) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dai falsi profeti che vengono
a voi in veste di pecore, ma dentro sono
lupi rapaci!
Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini,
o fichi dai rovi?
Così ogni albero buono produce frutti
buoni e ogni albero cattivo produce
frutti cattivi; un albero buono non può
produrre frutti cattivi, né un albero
cattivo produrre frutti buoni.
Ogni albero che non dà buon frutto
viene tagliato e gettato nel fuoco.
Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Dai
loro frutti li riconoscerete.
Il
detto di Gesù, talmente importante da
essere
ripreso due volte da Matteo in
poche
righe, diventa uno strumento
molto
importante per il discernimento
delle
persone di fede che incontriamo.
Oggi,
grazie alla capillare diffusione dei
media,
il mondo (anche cattolico) è
davvero
diventato piccolo e possiamo
conoscere
molte proposte interessanti,
molti
accattivanti progetti, molti
predicatori
affascinanti.
Negli
ultimi decenni abbiamo visto
crescere
nuove forme di aggregazione
ecclesiale;
movimenti, rivelazioni
private,
carismi.
Come
giudicare tutte queste novità?
Il
criterio è sempre lo stesso; dai frutti.
Nessun
rovo produce succosa uva da tavola!
Così
possiamo vedere se la fede proposta
porta
a frutti di conversione, di pace
interiore,
di operosa carità, di perdono.
Ma
se questo è vero possiamo anche dire
il
contrario!, ci sono persone che
producono
abbondanti frutti di bene
e
di luce pur non dichiarandosi
apertamente
credenti.
Il
Vangelo di oggi, insomma, ci spinge
a
superare gli stereotipi, a non fermarci
alle
apparenze, così diffuse fra noi
cristiani!,
per andare all’essenziale,
per
restare concreti con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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