Della 10° settimana del Tempo Ordinario.
Sant'Antonio di Padova,
sacerdote e dottore della Chiesa.
Prima lettura.
Colui che ha risuscitato il Signore Gesù,
risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà
accanto a lui insieme con voi.
Dalla seconda lettera di san
Paolo apostolo ai Corìnzi (4,7-15)
Fratelli, noi abbiamo un tesoro in vasi di
creta, affinché appaia che questa
straordinaria potenza appartiene a Dio,
e non viene da noi.
In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non
schiacciati; siamo sconvolti, ma non
disperati; perseguitati, ma non
abbandonati; colpiti, ma non uccisi,
portando sempre e dovunque nel nostro
corpo la morte di Gesù, perché anche la
vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.
Sempre infatti, noi che siamo vivi,
veniamo consegnati alla morte a causa
di Gesù, perché anche la vita di Gesù si
manifesti nella nostra carne mortale.
Cosicché in noi agisce la morte,
in voi la vita.
Animati tuttavia da quello stesso spirito
di fede di cui sta scritto: «Ho creduto,
perciò ho parlato», anche noi crediamo
e perciò parliamo, convinti che colui
che ha risuscitato il Signore Gesù,
risusciterà anche noi con Gesù e ci
porrà accanto a lui insieme con voi.
Tutto infatti è per voi, perché la grazia,
accresciuta a opera di molti, faccia
abbondare l’inno di ringraziamento,
per la gloria di Dio.
Parola di Dio.
Vangelo.
Chiunque guarda una donna per
desiderarla, ha già commesso adulterio.
Dal Vangelo secondo
Matteo (5,27-32) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non
commetterai adulterio”.
Ma io vi dico: chiunque guarda una
donna per desiderarla, ha già commesso
adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di
scandalo, cavalo e gettalo via da te:
ti conviene infatti perdere una delle tue
membra, piuttosto che tutto il tuo corpo
venga gettato nella Geènna.
E se la tua mano destra ti è motivo di
scandalo, tagliala e gettala via da te:
ti conviene infatti perdere una delle tue
membra, piuttosto che tutto il tuo corpo
vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria
moglie, le dia l’atto del ripudio”.
Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria
moglie, eccetto il caso di unione illegittima,
la espone all’adulterio, e chiunque sposa
una ripudiata, commette adulterio».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Che
durezza! Che rivoluzione!
Gesù
smonta, pezzo per pezzo, tutte le
presunte
norme derivanti dalla Legge,
e
le riporta alla loro origine.
Nella
fede, non basta l’apparenza,
l’esteriorità,
la facciata, il Padre
vede
nel cuore.
Puoi
anche essere casto e fedele, ma se
il
tuo cuore è colmo di impudicizia devi
lavorare
dentro te stesso!
Il
valore dell’autenticità è così forte che
il
Signore lo mette al di sopra di ogni
altro
valore, anche quello della salute.
Meno
male che Gesù usa il paradosso,
altrimenti
le chiese sarebbero piene di
guerci
e di monchi!
Ma
non basta, in un tempo maschilista,
in
cui le donne vivevano in funzione del
marito
e dei figli, Gesù fa crollare la più
consolidata
delle tradizioni;
quella
del divorzio.
Divorzio
solo maschilista, però, senza
tutela
per le donne, senza difesa,
senza
ragionevolezza.
Una
donna ripudiata doveva tornare a casa
dei
propri genitori, umiliati e umiliata,
senza
futuro, senza dignità, senza
possibilità
di tornare a vivere.
Gesù
afferma chiaramente che questo non
è
un progetto di Dio, che Dio, ma guarda
un
pò, non la pensa come i maschi
della
sua epoca.
Dio
ha un progetto splendido sulla coppia,
non
si lascia certo ingabbiare
dalle
tradizioni umane!
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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