venerdì 11 luglio 2025

Il Vangelo del Venerdì 11 Luglio 2025

 

Della 14° settimana del Tempo Ordinario.

San Benedetto da Norcia, Abate,

patrono d'Europa.

Prima lettura.

Inclina il tuo cuore alla prudenza.

Dal libro dei Proverbi (2,1-9)

Figlio mio, se tu accoglierai le mie

parole e custodirai in te i miei precetti,

tendendo il tuo orecchio alla sapienza,

inclinando il tuo cuore alla prudenza,

se appunto invocherai l'intelligenza

e rivolgerai la tua voce alla prudenza,

se la ricercherai come l'argento e per

averla scaverai come per i tesori,

allora comprenderai il timore del Signore

e troverai la conoscenza di Dio, perché il

Signore dà la sapienza, dalla sua bocca

escono scienza e prudenza.

Egli riserva ai giusti il successo, è scudo

a coloro che agiscono con rettitudine,

vegliando sui sentieri della giustizia

e proteggendo le vie dei suoi fedeli.

Allora comprenderai l'equità e la giustizia,

la rettitudine e tutte le vie del bene.

Parola di Dio.

Vangelo.

Voi che mi avete seguito,

riceverete cento volte tanto.

Dal Vangelo secondo

Matteo (19,27-29) anno dispari.

In quel tempo, Pietro disse a Gesù: «Ecco,

noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo

seguito; che cosa dunque ne avremo?».

E Gesù disse loro: «In verità io vi dico:

voi che mi avete seguito, quando il Figlio

dell’uomo sarà seduto sul trono della

sua gloria, alla rigenerazione del mondo,

siederete anche voi su dodici troni a

giudicare le dodici tribù d’Israele.

Chiunque avrà lasciato case, o fratelli,

o sorelle, o padre, o madre, o figli,

o campi per il mio nome, riceverà cento

volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Nel cuore dell’estate la Chiesa celebra

con gioia uno dei suoi figli più preziosi;

Benedetto, che in un momento tragico

della storia dell’Europa e della Chiesa,

seppe trovare un modo tutto nuovo di

stare con Cristo rifondando l’umanità.

Benedetto benedetto! Di nome e di fatto!

Il suo desiderio di rifugiarsi nel Signore,

lontano dal mondo, quel bisogno assoluto

di galleggiare sulle macerie di un mondo

in disfacimento attingendo e rielaborando

precedenti esperienze di vita comunitaria

fatte da altri, hanno ‘inventato’ il

monachesimo occidentale.

La sua regola, a distanza di un millennio,

risplende per il suo equilibrio e il suo

buon senso e ancora attira migliaia di

uomini e donne a lasciare tutto per

vivere sotto la guida di un abate sulle

strade della sequela di Cristo.

Benedetto ricorda alla nostra società

e alla nostra Chiesa, troppo spesso

ridotta ad agenzia di servizi religiosi,

la priorità dell’interiorità, della

meditazione e della preghiera.

Come bene scrive nella sua regola,

il discepolo non deve anteporre nulla

all’amore di Cristo.

Troppe volte, invece, anche se credenti,

anche se discepoli, troviamo mille cose da

fare prima di fermarci e di lasciarci amare

dalla tenerissima presenza del Maestro.

I monaci, ancora oggi, sono lì a dimostrare

all’umanità che vale la pena vivere

dedicando ogni energia alla ricerca di

Dio, all’ascolto della Parola e alla preghiera.

Imitiamone il cammino nella condizione

in cui viviamo!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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