domenica 3 agosto 2025

Il Vangelo del Lunedì 4 Agosto 2025

 

Della 18° settimana del Tempo Ordinario.

San Giovanni Maria Vianney, Sacerdote.

Prima Lettura.

Non posso io da solo portare

il peso di tutto questo popolo.

Dal libro dei Numeri (11,4b-15)

In quei giorni, gli Israeliti ripresero

a piangere e dissero: «Chi ci darà

carne da mangiare?

Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo

in Egitto gratuitamente, dei cetrioli, dei

cocomeri, dei porri, delle cipolle e dell'aglio.

Ora la nostra gola inaridisce; non c'è più

nulla, i nostri occhi non vedono altro

che questa manna».

La manna era come il seme di coriandolo

e aveva l'aspetto della resina odorosa.

Il popolo andava attorno a raccoglierla,

poi la riduceva in farina con la macina

o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere

nelle pentole o ne faceva focacce; aveva

il sapore di pasta con l'olio.

Quando di notte cadeva la rugiada

sull'accampamento, cadeva anche la manna.

Mosè udì il popolo che piangeva in tutte

le famiglie, ognuno all'ingresso della

propria tenda; l'ira del Signore si accese

e la cosa dispiacque agli occhi di Mosè.

Mosè disse al Signore: «Perché hai fatto

del male al tuo servo?

Perché non ho trovato grazia ai tuoi

occhi, al punto di impormi il peso di

tutto questo popolo?

L'ho forse concepito io tutto questo popolo?

O l'ho forse messo al mondo io perché

tu mi dica: "Portalo in grembo", come la

nutrice porta il lattante, fino al suolo che

tu hai promesso con giuramento ai suoi padri?

Da dove prenderò la carne da dare a

tutto questo popolo?

Essi infatti si lamentano dietro a me,

dicendo: "Dacci da mangiare carne!".

Non posso io da solo portare il peso di

tutto questo popolo; è troppo

pesante per me.

Se mi devi trattare così, fammi morire

piuttosto, fammi morire, se ho trovato

grazia ai tuoi occhi; che io non veda

più la mia sventura!».

Parola di Dio.

Vangelo.

Alzò gli occhi al cielo, recitò la

benedizione, spezzò i pani e li diede

ai discepoli, e i discepoli alla folla.

Dal Vangelo secondo

Matteo (14,13-21) anno dispari.

In quel tempo, avendo udito [della morte

di Giovanni Battista], Gesù partì di là su

una barca e si ritirò in un luogo deserto,

in disparte.

Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono

a piedi dalle città.

Sceso dalla barca, egli vide una grande

folla, sentì compassione per loro e

guarì i loro malati.

Sul far della sera, gli si avvicinarono

i discepoli e gli dissero: «Il luogo è

deserto ed è ormai tardi; congeda la folla

perché vada nei villaggi a comprarsi

da mangiare».

Ma Gesù disse loro: «Non occorre che

vadano; voi stessi date loro da mangiare».

Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che

cinque pani e due pesci!».

Ed egli disse: «Portatemeli qui».

E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi

sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci,

alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione,

spezzò i pani e li diede ai discepoli,

e i discepoli alla folla.

Tutti mangiarono a sazietà, e portarono

via i pezzi avanzati: dodici ceste piene.

Quelli che avevano mangiato erano circa

cinquemila uomini, senza contare le

donne e i bambini.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

La durezza della pagina di ieri è solo

attenuata da quella di oggi.

Se, per Giovanni, la moltiplicazione dei

pani e dei pesci si rivela un pessimo

miracolo, che scatena una feroce

incomprensione fra Gesù, che vuole

insegnare alla folla a condividere il

poco che ha, e la maggioranza della

folla che, invece, cerca qualcuno che

gli dia da mangiare gratis.

Matteo, oggi, pone invece il miracolo in

un contesto di compassione, spiega le

ragioni profonde del gesto di Gesù che

si è rivelato imprudente.

Gesù non vuole fare la star, non vuole

sedurre o convincere, vuole,

semplicemente dare da mangiare ad

una folla di persone che lo ascolta da

una giornata intera.

Gesù, prudentemente, si è rifugiato in un

luogo deserto, vista la fine drammatica

del Battista, ma la folla ha bisogno di

un punto di riferimento, e lo cerca.

Gesù, messa da parte ogni prudenza

umana, si fa trovare,

intrattiene, evangelizza.

Il suo essere continuamente rivolto al

Padre diventa, anche, essere

completamente rivolto ai fratelli,

mettendo da parte il suo amor proprio

e anche un briciolo di malizia che, forse,

gli avrebbe permesso di vivere più a lungo.

La compassione muove ogni gesto del

Maestro, la compassione e la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Il Vangelo del Giovedì 28 Agosto 2025

  Della 21° Domenica del Tempo Ordinario. Sant' Agostino, vescovo e dottore della Chiesa. Prima Lettura. Il Signore vi faccia sovr...