lunedì 11 agosto 2025

Il Vangelo del Martedì 12 Agosto 2025

 

Della 19° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Lelia: vergine.

Prima Lettura.

Sii forte e fatti animo, Giosuè, perché

tu condurrai questo popolo nella terra.

Dal libro del Deuteronòmio (31,1-8)

Mosè andò e rivolse queste parole

a tutto Israele.

Disse loro: «Io oggi ho centovent’anni.

Non posso più andare e venire.

Il Signore inoltre mi ha detto: “Tu non

attraverserai questo Giordano”.

Il Signore, tuo Dio, lo attraverserà

davanti a te, distruggerà davanti a te

quelle nazioni, in modo che tu possa

prenderne possesso.

Quanto a Giosuè, egli lo attraverserà

davanti a te, come il Signore ha detto.

Il Signore tratterà quelle nazioni come

ha trattato Sicon e Og, re degli Amorrei,

e come ha trattato la loro terra, che

egli ha distrutto.

Il Signore le metterà in vostro potere e

voi le tratterete secondo tutti gli ordini

che vi ho dato.

Siate forti, fatevi animo, non temete e

non vi spaventate di loro, perché il

Signore, tuo Dio, cammina con te; non

ti lascerà e non ti abbandonerà».

Poi Mosè chiamò Giosuè e gli disse alla

presenza di tutto Israele: «Sii forte e fatti

animo, perché tu condurrai questo popolo

nella terra che il Signore giurò ai loro

padri di darvi: tu gliene darai il possesso.

Il Signore stesso cammina davanti a te.

Egli sarà con te, non ti lascerà e non

ti abbandonerà.

Non temere e non perderti d’animo!».

Parola di Dio.

Vangelo.

Guardate di non disprezzare

uno solo di questi piccoli.

Dal Vangelo secondo

Matteo (18,1-5.10.12-14) anno dispari.

In quel momento i discepoli si

avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi

dunque è più grande nel regno dei cieli?».

Allora chiamò a sé un bambino, lo pose

in mezzo a loro e disse: «In verità io

vi dico: se non vi convertirete e non

diventerete come i bambini, non

entrerete nel regno dei cieli.

Perciò chiunque si farà piccolo come

questo bambino, costui è il più grande

nel regno dei cieli.

E chi accoglierà un solo bambino come

questo nel mio nome, accoglie me.

Guardate di non disprezzare uno solo di

questi piccoli, perché io vi dico che i loro

angeli nei cieli vedono sempre la faccia

del Padre mio che è nei cieli.

Che cosa vi pare?

Se un uomo ha cento pecore e una di loro

si smarrisce, non lascerà le novantanove

sui monti e andrà a cercare quella che

si è smarrita?

In verità io vi dico: se riesce a trovarla,

si rallegrerà per quella più che per le

novantanove che non si erano smarrite.

Così è volontà del Padre vostro che è nei

cieli, che neanche uno di questi piccoli

si perda».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

I piccoli sono al centro dell’opera di Gesù.

I bambini anzitutto, considerati, ai suoi

tempi, come dei non-ancora-uomini,

e perciò, spesso trattati con durezza.

Ancora oggi, in alcune culture primitive,

il bambino è proprietà dei genitori e,

come tale, può essere ceduto per lavorare.

In questi orribili tempi di mancanza di

rispetto dell’infanzia (la pedofilia!),

Gesù richiama tutti al compito di tutelare

i bambini e la loro sensibilità e la Chiesa

deve essere inflessibile nel proteggere

i piccoli.

Gesù parla anche dei piccoli che sono

gli sconfitti della Storia, i perdenti,

i dimenticati della nostra società

aggressiva e violenta.

E dei piccoli che siamo noi, carnefici

e vittime delle nostre scelte, dei nostri

errori, delle nostre fragilità.

Il Signore ci prende e ci porta sulle

proprie spalle, ci raccoglie, prova più

gioia per uno ‘perso’ che per

novantanove giusti che passano il

tempo a specchiarsi nelle proprie

qualità, anche religiose.

Affidiamoci a colui che ci ama

profondamente, che non smette di

cercarci e di vegliare su di noi, che

ci porta rispetto e ci restituisce

continuamente la dignità che noi

stessi o gli altri infangano,

e alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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