Della 18° settimana del Tempo Ordinario.
Sant’Alfonso Maria de Liguori,
sacerdote e confessore misericordioso.
Prima Lettura.
Queste sono le solennità del Signore
nelle quali convocherete riunioni sacre.
Dal libro del
Levìtico (23,1.4-11.15-Lv 23,16.27.34-37)
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Queste
sono le solennità del Signore, le riunioni
sacre che convocherete nei tempi stabiliti.
Il primo mese, al quattordicesimo giorno,
al tramonto del sole sarà la Pasqua del
Signore; il quindici dello stesso mese
sarà la festa degli Àzzimi in onore del
Signore; per sette giorni mangerete
pane senza lievito.
Nel primo giorno avrete una riunione
sacra: non farete alcun lavoro servile.
Per sette giorni offrirete al Signore
sacrifici consumati dal fuoco.
Il settimo giorno vi sarà una riunione
sacra: non farete alcun lavoro servile».
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla
agli Israeliti dicendo loro: “Quando
sarete entrati nella terra che io vi do
e ne mieterete la messe, porterete al
sacerdote un covone, come primizia
del vostro raccolto.
Il sacerdote eleverà il covone davanti
al Signore, perché sia gradito per il
vostro bene; il sacerdote lo eleverà il
giorno dopo il sabato.
Dal giorno dopo il sabato, cioè dal
giorno in cui avrete portato il covone
per il rito di elevazione, conterete
sette settimane complete.
Conterete cinquanta giorni fino
all’indomani del settimo sabato e
offrirete al Signore una nuova oblazione.
Il decimo giorno del settimo mese sarà
il giorno dell’espiazione; terrete una
riunione sacra, vi umilierete e offrirete
sacrifici consumati dal fuoco in
onore del Signore.
Il giorno quindici di questo settimo
mese sarà la festa delle Capanne per
sette giorni in onore del Signore.
Il primo giorno vi sarà una riunione
sacra; non farete alcun lavoro servile.
Per sette giorni offrirete vittime
consumate dal fuoco in onore del Signore.
L’ottavo giorno terrete la riunione sacra
e offrirete al Signore sacrifici
consumati con il fuoco.
È giorno di riunione; non farete alcun
lavoro servile.
Queste sono le solennità del Signore
nelle quali convocherete riunioni sacre,
per presentare al Signore sacrifici
consumati dal fuoco, olocausti e
oblazioni, vittime e libagioni,
ogni cosa nel giorno stabilito"».
Parola di Dio.
Vangelo.
Non è costui il figlio del falegname?
Da dove gli vengono allora tutte queste cose?
Dal Vangelo secondo
Matteo (13,54-58) anno dispari.
In quel tempo Gesù, venuto nella sua
patria, insegnava nella loro sinagoga
e la gente rimaneva stupita e diceva:
«Da dove gli vengono questa
sapienza e i prodigi?
Non è costui il figlio del falegname?
E sua madre, non si chiama Maria?
E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe,
Simone e Giuda?
E le sue sorelle, non stanno tutte da noi?
Da dove gli vengono allora tutte
queste cose?».
Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non
è disprezzato se non nella sua patria
e in casa sua».
E lì, a causa della loro incredulità,
non fece molti prodigi.
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù,
purtroppo, non è all'altezza
del
suo ruolo.
E
non fa nulla per esserlo.
La
sconcertante pagina di oggi mette
a
nudo uno dei reali problemi che
riguarda
Gesù; è difficile riconoscere
in
Lui l’opera di Dio visto che non si
adegua
al nostro immaginario religioso.
Ma
dai! Dio che fa il falegname?
Che
ha fratelli e sorelle?
Che
è stato compagno di banco di
qualcuno
del paese?
Che
ha litigato con Lui per un fallo
durante
una partita?
Come
biasimare i poveri cittadini di
Nazareth,
già piuttosto svantaggiati
nell’abitare
in uno dei posti più
sperduti
e senza storia di Israele!
Gesù
scandalizza perché non gioca a fare
il
guru, non solletica la nostra fantasia,
non
rinnega le sue radici popolane.
Così
anche noi, oggi, rischiamo di
chiudere
le orecchie all’annuncio
evangelico
per la povertà e l’incoerenza
di
chi ce lo proclama.
Non
siamo disposti ad accogliere la
novità
del Regno perché ci sembra che
le
persone che ne parlano devono ancora
convertirsi
a ciò che dicono.
E,
in questo, abbiamo perfettamente
ragione;
sempre chi parla del Vangelo
ne
è giudicato, sempre chi parla di Cristo
cerca
di scomparire dietro la Parola e la
preghiera
che converte lui e gli altri.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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