domenica 17 agosto 2025

Il Vangelo del Lunedì 18 Agosto 2025

 

Della 20° settimana del Tempo Ordinario.

Sant’Elena Imperatrice, madre di Costantino.

Prima Lettura.

Il Signore fece sorgere dei giudici,

ma neppure a loro davano ascolto.

Dal libro dei Giudici (2,11-19) 

In quei giorni, gli Israeliti fecero ciò che

è male agli occhi del Signore e servirono

i Baal; abbandonarono il Signore, Dio

dei loro padri, che li aveva fatti uscire

dalla terra d’Egitto, e seguirono altri

dèi tra quelli dei popoli circostanti:

si prostrarono davanti a loro e

provocarono il Signore, abbandonarono

il Signore e servirono Baal e le Astarti.

Allora si accese l’ira del Signore contro

Israele e li mise in mano a predatori che

li depredarono; li vendette ai nemici che

stavano loro intorno, ed essi non

potevano più tener testa ai nemici.

In tutte le loro spedizioni la mano del

Signore era per il male, contro di loro,

come il Signore aveva detto, come il

Signore aveva loro giurato: furono

ridotti all’estremo.

Allora il Signore fece sorgere dei

giudici, che li salvavano dalle mani

di quelli che li depredavano.

Ma neppure ai loro giudici davano

ascolto, anzi si prostituivano ad altri

dèi e si prostravano davanti a loro.

Abbandonarono ben presto la via seguita

dai loro padri, i quali avevano obbedito ai

comandi del Signore: essi non fecero così.

Quando il Signore suscitava loro dei

giudici, il Signore era con il giudice e

li salvava dalla mano dei loro nemici

durante tutta la vita del giudice, perché

il Signore si muoveva a compassione

per i loro gemiti davanti a quelli che li

opprimevano e li maltrattavano.

Ma quando il giudice moriva, tornavano

a corrompersi più dei loro padri,

seguendo altri dèi per servirli e prostrarsi

davanti a loro: non desistevano dalle loro

pratiche e dalla loro condotta ostinata.

Parola di Dio.

Vangelo.

Se vuoi essere perfetto, vendi quello

che possiedi e avrai un tesoro nel cielo.

Dal Vangelo secondo

Matteo (19,16-22) anno dispari.

In quel tempo, un tale si avvicinò e gli

disse: «Maestro, che cosa devo fare di

buono per avere la vita eterna?».

Gli rispose: «Perché mi interroghi su

ciò che è buono?

Buono è uno solo.

Se vuoi entrare nella vita, osserva

i comandamenti».

Gli chiese: «Quali?».

Gesù rispose: «Non ucciderai, non

commetterai adulterio, non ruberai,

non testimonierai il falso, onora il padre

e la madre e amerai il prossimo tuo

come te stesso».

Il giovane gli disse: «Tutte queste cose

le ho osservate; che altro mi manca?».

 Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto,

va’, vendi quello che possiedi, dallo ai

poveri e avrai un tesoro nel cielo;

e vieni! Seguimi!».

Udita questa parola, il giovane se ne andò,

triste; possedeva infatti molte ricchezze.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Il giovane ricco ci tiene a far vedere

che è un bravo ragazzo.

Vuole essere ‘buono’ e Gesù gli replica

che uno solo è buono; è inutile cercare

di imitare Dio, dannoso pensare di

salvarsi con le proprie forze, ambiguo,

volere acquisire meriti al cospetto di Dio.

Ma, se proprio ci tiene ad essere vivo,

ad entrare nella vita vera, può osservare

i comandamenti.

Buffo; molti pensano che osservare i

comandamenti sia una condanna a morte,

Gesù li indica come percorso per la vita!

Il giovane, con onestà e il cuore puro,

ammette di averli sempre seguiti, di

essere trasparente, al cospetto di Dio.

Gesù, allora, lo invita a fare un salto,

a liberarsi di tutte le sue ricchezze, ad

andare all’essenziale, ed egli se ne va, triste.

Quando seguiamo il Signore con tutte

le nostre forze, con passione e forza,

quando ci sforziamo, senza eccessi,

di fare la sua volontà, il Signore ci

propone la spogliazione interiore.

Non è necessario lasciare tutto ed

entrare in clausura!

Ma fare una scelta di essenzialità,

di sobrietà, di condivisione, sì.

Il possesso può davvero distrarci

dall’essenziale, portarci su di una strada

di confusione e di preoccupazioni da cui

il Signore ci invita a stare lontani,

chiedendo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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